On 7 Ago, 14:43, Multivac85 <multiva..._at_gmail.com> wrote:
(cut)
> Ci sono o ci sono stati scienziati in cui certi
> concetti provenienti dalla teologia sono stati determinanti per
> trovare risposte a domande riguardanti gli oggetti studiati dalle
> scienze naturali?
Dalla teologia non so.
Siccome per� nel subiect c'� scritto anche "filosofia, ti diro che
addirittura nel costruire le risposte alle domande fondamentali della
fisica ai prirmi del '900 i padri fondatori sono stati pi� o meno
consapevolmente determinati dalla loro personale visione filosofica,
che ci � toccato quindi di condividere accettando la sistemazione in
fisica di cui sono stati i nobellizzati fautori.
Il Danese Niels Bohr, col suo principio di complementariet�,
riproduceva uno schema ideologico Heideggeriano (esistenzialista) in
base al quale, contro il paradigma idealista tedesco *tesi-antitesi ---
>sintesi*, si ammetteva la coesistenza dei contrari: inoltre Bohr fu
confortato in questo anche da filosofie (religioni, teologie?)
orientali, vedi Ying e Yang (per la felicit� del fisico americano
delle alte energie Fritjof Capra), che cita a sostegno e del cui noto
logo teneva in casa una riproduzione, nel suo stemma di famiglia, con
intorno scritto "contraria sunt complementa".
Heisemberg veniva dissuaso dai suoi coetanei dall' occuparsi di
fisica e dall'iscirversi all'universit� di fisica, in un'epoca
(Repubblica di Weimar) in cui, anche qui contro il razionalismo
filosofico idealista romantico ("Razionale � Reale") , in Germania in
seguito alla sconfitta militare stava avendo successo una filosofia
irrazionalistica (Nietzsche et al.), quella che avrebbe portato poi al
regime Hitleriano (Heisemberg era affiliato a gruppi giovanili
orientati ideologicamente in quella direzione), ed egli rispose che
invece era giusto portare quelle idee anche nella fisica e nelle
universit�.
Ciao.
Luciano Buggio
http://www.lucianobuggio.altervista.org
condividerecfondamentali
Received on Wed Aug 08 2012 - 21:17:55 CEST