Re: angolo di rotazione della luce polarizzata

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Mon, 06 Dec 2010 21:32:01 +0100

Soviet_Mario ha scritto:
> Ho bisogno di chiarimenti riguardo a un argomento che nessuno vuole
> mai spiegare o che lo spiega piuttosto male. Diciamo che chi lo sa di
> norma ha altri programmi/priorit�, e lo vede (peraltro giustamente)
> come molto marginale nel SUO programma. Altri che lo devono fare in
> qualche modo non ne sanno niente. Per me � opzionale, ma se riuscissi
> a capirne qualcosa, potrei avere il tempo di farlo : ergo chiedo a
> voi.
> ...
> potrei fare un'opera pia per quei ragazzi che sento sciorinare a
> memoria frasi strampalate su questa benedetta luce polarizzata (che
> gli spiegano biologi, geologi e quant'altro)
Visto che hai gia' ricevuto risposte a sufficienza, reputo inutile
aggiungere la mia, e preferisco soffermarmi invece sul problema
didattico.

Dunque di questo argomento ne parlano insegnanti che non ne sanno
niente (parole tue, ma condivido) mentre non ne parla l'unico che
sarebbe qualificato, ossia l'insegnante di fisica.
Tu dici che
> ha altri programmi/priorit�, e lo vede (peraltro giustamente) come
> molto marginale nel SUO programma
In realta' sul "marginale" si potrebbe discutere, e io propendo
piuttosto per un'altra spiegazione: proprio perche' ne capisce
qualcosa, un insegnante di fisica si rende perfettamente conto che e'
un argomento di gran lunga troppo complesso per classi di biennio, e
che comunque richiederebbe un lungo lavoro di preparazione, che in una
scuola come la tua (un professionale, se ricordo bene) e' del tutto
fuori questione.

Tu dici poi che altri "lo devono fare". Perche' devono? E' prescritto
dal medico? o da programmi/indicazioni che vengono allegramente
disattesi in tanti altri casi?
A che serve veramente l'attivita' ottica a biologi, geologi (e
chimici)?
Come mezzo di analisi, suppongo. E perche' non contentarsi di dare le
minime indicazioni strumentali, per via *sperimentale* (polaroid,
cristalli e soluzioni attive) invece di propinare presunte
spiegazioni, probabilmente errate, e che non servono a niente e non
lasciano niente?

Ora ti faro' un discorso francamente polemico. Nel mare magnum degli
insegnamenti scientifici queste situazioni sono molto frequenti, e mi
sento di affermare che fra tutti, i fisici vi siano meno soggetti.
Non che ne siano esenti: basti pensare alla famigerata "teoria degli
errori" :-<
Ma in altre materie c'e' di molto molto peggio.
Queste cose bisogna anche dirle, e a voce alta, perche' il tutto
avviene sulla pelle di ragazzini innocenti, che non sanno quello che
sono costretti a subire.

E poi dite che non hanno voglia di studiare...
              

-- 
Elio Fabri
Perche' tu devi pur sapere, aggiunse, mio ottimo Critone, che parlare
scorrettamente non solo e' cosa brutta per se medesima, ma anche fa
male all'anima.
Received on Mon Dec 06 2010 - 21:32:01 CET

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