Re: Sugli sviluppi perturbativi in RG..

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Fri, 18 Jul 2003 21:13:26 +0200

dumbo ha scritto:
> E' un venerabile classico, andrebbe messo
> in un' urna di cristallo con una fiamma
> sempre accesa davanti sorvegliata da
> vergini vestali
> ...
> Il secondo fu Feynman (che sperava per quella via
> di quantizzare la gravita')
> Lectures on Gravitation, 1963
> ma non so se e dove sono state pubblicate.
>...
> Poi c'e' il capolavoro di:
>
> Deser, S. 1970, " Self interaction and gauge invariance"
> General Relativity and Gravitation, vol 1, pp. 9 - 18
>
> che a partire dallo spaziotempo piatto deduce
> _rigorosamente_ le equazioni di Einstein e risolve
> definitivamente il problema.
>
> Un accenno all'argomento lo trovi anche nell' "elenco telefonico"
> Misner Thorne Wheeler "Gravitation", nei capitoli 7 e 18;

Io conosco solo questo...
Su questo tema, ho sempre coltivato un dubbio: vediamo se qualcuno me lo
puo' sciogliere.
Se capisco bene, tutte queste teorie partono da unospazio-tempo piatto.
Come possono ottenere soluzione delle eq. di Einstein non omeomorfe a
R^4?
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Fri Jul 18 2003 - 21:13:26 CEST

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