(wrong string) � Ristretta (o quasi)

From: Menegatti Vittore <dossogallina_at_libero.it>
Date: 2000/07/29

So bene che questo argomento � gi� stato postato molte volte, ma spero
comunque che portiate pazienza e prendiate in considerazione
anche la mia versione.

Dunque abbiamo una stanza trasparente che si muove di moto uniforme
rispetto a noi, a velocit� prossima a quella della luce.
In mezzo alla stanza c'� una sorgente di luce, S, dalla quale partono due
raggi di luce, RA e RB diretti alle opposte pareti A e B, equidistanti da S.
Nei punti in cui i raggi colpiscono le pareti, chiamiamoli OA e OB, poniamo
 due specchi che rimandano i raggi a un osservatore posto in S,
che puo cos� segnare sul proprio orologio il momento preciso dei due eventi.
Il tutto si svolge considerando che il tempo scorra allo stesso modo
sia da noi che nella stanza.

Ora, che cosa vediamo noi, e cosa invece l'osservatore all'interno della
stanza?

Ipotesi 1
Noi vediamo due raggi staccarsi da S e muoversi alla solita velocit� c
verso le due opposte pareti.
Poich� la stanza si muove in direzione A(verso)-->B
vediamo la parete A andare incontro a RA che quindi arriver� prima in OA,
mentre la parete B fugge davanti a RB che quindi la raggiunger� piuttosto
in ritardo rispetto a RA.
Vediamo anche, che i fotoni di RB,(consentitemi di esprimermi cos� per
semplicit�),
sono vicinissimi l'uno all'altro(onda ad alta frequenza?),
mentre quelli in RA sono molto pi� distanti(onda lunga?).
Osserviamo cos� l'effetto di un'onda a bassa energia che si precipita
apparentemente contro una delle pareti, mentre un'onda fortemente energetica
"arranca" faticosamente verso l'altra. (Effetto Doppler?)
L'osservatore interno invece vede i due eventi compiersi simultaneamente.
Infatti qualsiasi differenza si sia verificata per i due raggi all'andata
sar�
annullata al ritorno verso S.
L'osservatore dunque prende nota del tempo, che sar� la media di quello che
abbiamo annotato noi per i due eventi separati, prende nota della lunghezza
della stanza e fatti i debiti calcoli scopre....
che la luce va pi� lentamente di c.(!!!)

Ipotesi 2
Tutto esattamente come prima, solo che la stanza a causa dell'elevata
velocit� si � contratta ed � diventata pi� corta.
Cosa vediamo ora?
Vediamo i soliti raggi che partono da S e si muovono con la solita velocit�
c
verso le pareti A e B.
Arrivano come il solito in tempi differenti, ma poich� lo spazio da
percorrere
� pi� breve impiegano meno tempo che nel caso precedente ad incontrare A e
B.
L'osservatore all'interno come al solito vede i raggi raggiungere le pareti
contemporaneamente, prende nota del tempo che � sempre la media dei nostri,
poi misura la stanza e la trova lunga come prima perch� anche il metro si �
accorciato, fa i debiti calcoli e trova che la luce va proprio alla velocit�
c
che si aspettava.(???)

Ora chiedo, partendo dagli esperimenti fatti fin'ora in questo senso,
quale delle due ipotesi si avvicina a quel che accade in realt�?
Qualcuna delle osservazioni fatte nelle due ipotesi, � sbagliata a rigor di
logica
e se si come?
Come si introduce il rallentamento del tempo in questo contesto
e quali osservazioni ne dedurremo?
Se al posto di un unico osservatore all'interno, ne mettiamo due, posti in
OA e OB, ciascuno con il suo orologio, cosa rileverebbero?
Infine una curiosit�:
Se i due osservatori decidessero di ricongiungersi, poich� sono legati
alla velocit� del pavimento, mentre per OB sarebbe assai facile muoversi
verso A, per OA sarebbe impossibile muovere un solo passo verso B, giusto?
Per� potrebbe facilmente muoversi avanti e indietro lungo la sua
parete....o no?

Spero che qualcuno vorr� soddisfare la mia curiosit�, possibilmente
usando la mia stessa semplicit�, e di non essere ripreso troppo duramente
se avr� scritto qualche castroneria.
Ciao
Giorgio
Received on Sat Jul 29 2000 - 00:00:00 CEST

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