Paolo Cavallo ha scritto:
> Io sono sotto molti aspetti d'accordo con te, per� � impossibile
> negare che quella domanda (la domanda di Leibniz che Heidegger
> considerava *la* domanda fondamentale della metafisica - della
> metafisica, appunto...) non � poi tanto lontana da alcuni influenti
> programmi di ricerca della fisica teorica moderna, in particolare
> quelli che ruotano intorno al principio antropico.
Ah ecco: Leibniz e Heidegger. Proprio due miei favoriti :-)
> Alcune ipotesi nate da quei programmi, in particolare il big bang
> permanente introdotto credo da Linde, hanno un certo appeal.
Di questo non so niente. Ma che c'entrerebbe il principio antropico?
(Che come puoi immaginare non e' neppure lui tra i miei favoriti...)
> Ma, alla fine, perch� dovrebbe essere un problema se la teoria
> contiene 17 o 29 parametri liberi? Non si pu� rispondere, anche in
> quel caso, L'universo � fatto cos� e basta? Chiedere perch� la
> costante di struttura fine ha proprio quel valore non � molto diverso
> da chiedere, Perch� qualcosa invece che nulla?, almeno alle mie
> orecchie. L'universo � quello che �.
Alle mie invece suona del tutto differente, nonostante che il mio
udito ormai lasci parecchio a desiderare :-)
La richiesta di ridurre i parametri, e anche quella di "spiegere" il
valore della costante di struttura fina, hanno un senso, come e'
dimostrato dal fatto che ci sono ottimi precedenti che hanno prodotto
risultati importanti.
Un solo esempio: "perche' tutti i gravi cadono con la stessa
accelerazione"? Senza questa domanda non avremmo la RG.
Invece domande come "perche' esiste qualcosa piuttosto che il nulla?"
e' un puro gioco verbale (mi spiego meglio in un altro post)
totalmente sterile.
--
Elio Fabri
Received on Sat May 29 2010 - 21:18:46 CEST