cometa luminosa ha scritto:
> Sinceramente, spiegarlo meglio di quella dimostrazione, non sarei in
> grado di fare.
Facciamo un ultimo tentativo...
Partiamo dalla distribuzione uniforme in frequenza, per es. per
l'energia in una cavita', o per la potenza che viaggia in un cavo
coassiale, o quello che preferite.
Qui appresso mi riferisco all'energia.
Allora possiamo dire che ad es. l'energia alle frequenze comprese tra
1 e 2 MHz e' la stessa di quella compresa tra 2 e 3 MHz.
Esprimendo le stesse bande in lunghezze d'onda, abbiamo che la banda
1-2 MHz diventa 150-300 metri, quella 2-3 MHz diventa 100-150 metri.
Se avessi una distribuzione uniforme in lunghezza d'onda, dato che le
larghezze di queste bande *in lunghezza d'onda* sono diverse, anche
l'energia totale ivi compresa risulterebbe diversa, mentre espressa
in frequenza era la stessa.
Il problema che luh fatica a capire e' che una distr. spettrale da' la
forma differenziale (la derivata di Radon-Nukodym) di una funzione
d'intervallo (piu' in generale, il termine matematico e' "misura").
La trasf. delle distribuzioni spettrali si fa con lo Jacobiano, che
nel nostro caso (unidimensionale) si riduce a una derivata: la
derivata di lambda rispetto a f o viceversa.
(Questo ovviamente non l'ho scritto per lui ;-) )
Poi io avrei avuto da fare un discorso *fisico* sul perche' il rumore
bianco si definisce in quel modo, e *quando* quella definizione ha
senso.
Ma mi sembra un discorso prematuro...
--
Elio Fabri
Received on Mon Nov 05 2007 - 20:41:12 CET