Il giorno sabato 10 ottobre 2020 alle 22:15:04 UTC+2 Andrea Barontini ha scritto:
> Il 08/10/20 22:48, Massimiliano Catanese ha scritto:
> >
> > l' assenza di risposte a questo mio post potrebbe significare (forse) che
> > non è affatto chiaro
> >
> > Quindi cercherò di spiegarmi meglio
> >
> credo di essere un filo OT, ma visto che rilanci l'argomento lasciami
> dire che secondo me il tema che poni diventa suggestivo in relazione al
> concetto di informazione (informazione alla Shannon, in cui
> l'informazione veicolata da un simbolo dipende dalla sua *casualita'* di
> occorrenza):
>
> https://www.quantamagazine.org/does-time-really-flow-new-clues-come-from-a-century-old-approach-to-math-20200407/
Assolutamente si, ed è anche intuitivo : l' informazione è tanto maggiore quanto più ...
come dire ... quanto piu risulta inaspettata.
Pero questa cosa non tocca in alcun modo il concetto di casualità, ossia rimane sempre
la domanda : COSA è davvero casuale ?
Ecco, secondo me cio che è davvero e assolutamente casuale è cio che non puo' essere
previsto in alcun modo a prescindere dalla conoscenza dell' osservatore.
E mi sembra che, come detto prima, cio accade per taluni numeri reali che esistono ma
che in un certo senso non sono "conoscibili". Non in un tempo finito.
Per es. il Pi greco non è un reale casuale perchè esiste un algoritmo in grado di
calcolarlo.
Ma cè un ma : per quanti decimali il soggetto A invii al soggetto B il soggetto B non
potrà mai essere sicuro che A stia seguendo il Pi
Allora per B quella sequenza è ancora casuale ? Credo di si, assolutamente si. Ed in
cio do ragione a El Filibustero
In fin dei conti io credo che nella realtà fisica la vera casualità, assoluta, non possa
esistere. Esiste solo nell' astrazione matematica.
Received on Wed Oct 14 2020 - 13:20:46 CEST